ANALISI DEL COLORE: tutto su abbronzatura, lentiggini, bronzer e terra

Cosa succede quando ci si abbronza?

Si pensa erroneamente che la predisposizione ad abbronzarsi facilmente sia indice dell'appartenenza ad una stagione piuttosto che ad un'altra. Non è così. Il colore della pelle, dei capelli e dei peli dipende dalla melanina. La melanina è un pigmento prodotto dai melanociti che si trovano nella parte bassa della nostra epidermide. Quando i melanociti sono esposti alla luce, in particolare alle radiazioni UV e UVA, producono melanina. 


Le persone con pelle bianca o nera hanno lo stesso numero di melanociti. La differenza nella colorazione della pelle dipende dalla quantità di melanina e dalle dimensioni dei “pacchetti” di melanina che ogni melanocita produce. Gli albini sono incapaci di produrre quantità normali di melanina e quindi hanno ridotti livelli o addirittura assenza di pigmento nella loro pelle, capelli e occhi. Invecchiando l'attività dei melanociti si riduce e, per tale ragione, la pelle farà più fatica ad abbronzarsi ed i capelli diventeranno bianchi. La produzione di melanina può essere attivata anche tramite l'alimentazione, introducendo cibi o integratori ricchi di Vitamina A che ne stimola la produzione. Se, quindi, vi abbronzate molto facilmente è solo perché il vostro corpo produce molta melanina e non perché appartenete ad una certa stagione armocromatica. Potreste abbronzarvi molto o molto poco ed appartenere ad una qualsiasi stagione armocromatica. Che sia Primavera, Estate, Autunno, Inverno non fa alcuna differenza e non comporta nessuna conseguenza. 

Ciò che succede alla nostra pelle quando si abbronza, anche con sedute artificiali, è che diventa più scura e grigia. La pelle assume, quindi, una patina più fredda. Vedere il colore della propria pelle più scuro fa erroneamente pensare che ci doneranno colori più accesi, più vivaci e, addirittura, fluorescenti. Ciò che, invece, succede è proprio il contrario. Con l’abbronzatura, infatti, potrebbero starci peggio anche i colori che di solito ci donano. L'incarnato diventa più grigio ed il croma, capacità di portare bene i colori saturi, si abbassa; si diventa un po’ più soft e ci donano le tonalità più profonde, desaturate e spente. Tuttavia, anche se possiamo prevedere sommariamente quale sarà la reazione ai colori quando la nostra pelle è abbronzata, non si può generalizzare. Infatti, ognuno di noi assumerà un colorito diverso e potrà constatare personalmente quali siano le modifiche armocromatiche in corso. Alcune si vedranno meglio con colori più soft, altre sentiranno la necessità di dover usare colori un po' più caldi ed altre ancora non noteranno alcuna differenza rispetto a prima. Le eventuali accortezze armocromatiche da apportare andranno valutate per tentativi ed esperimenti. Cercherò, comunque, di darvi qualche indicazione sperando che possa tornarvi utile. Va comunque sottolineato che l’abbronzatura non cambia la nostra stagione di appartenenza, ma modifica solo il rapporto con i colori in palette. 

La credenza comune è quella di ritenere che la pelle bianca sia triste, che renda l'aspetto troppo cadaverico e che sia poco apprezzata. Quante volte ci siamo sentite dire "Mamma mia quanto sei bianca, prendi un po' di colore!"? Abbronzarsi selvaggiamente solo per compiacere gli altri, non è una scelta sana. Si impara ad amarsi ed a valorizzarsi apprezzando il proprio aspetto. Dopo averlo accettato, possiamo iniziare un percorso di miglioramento che ci porterà ad avere molta più autostima e ad essere più sicure e consapevoli nella vita. Abbronzarsi o meno deve essere una scelta individuale e dobbiamo rispondere prontamente alle pressioni della società tutte le volte in cui non rispettino la nostra volontà. Questo vale per tutto. Non siate il prodotto delle richieste altrui. Siate semplicemente voi stessi, non c'è niente di più meraviglioso. 

Dal punto di vista armocromatico, l'abbronzatura è un errore. Sono errori armocromatici tutte quelle azioni che modificano in modo sostanziale il nostro aspetto, colore di capelli incluso. L'abbronzatura, nell'ottica di valorizzare al meglio il nostro aspetto, andrebbe evitata. Se non si può evitare, va corretta. 

Ciò che sentiamo più di frequente è: "Quando sono abbronzata mi vedo meglio, non ho bisogno di trucco". E' vero, perché quando siamo abbronzati e proviamo a truccarci stiamo male. Quindi, evitiamo di truccarci. Nella realtà, però, l'abbronzatura peggiora il nostro aspetto a tal punto che nemmeno il trucco ci dona. E ci convinciamo di non averne bisogno. 

In molti notano che le discromie della zona perioculare - le occhiaie - con l'abbronzatura si vedono meno. Anche questo è vero. Infatti, l'abbronzatura aggiunge pigmento alla nostra pelle e si va a creare uniformità tra la pelle del viso e la zona perioculare, che è quella che prende meno sole. Se in condizioni normali la zona perioculare è più scura rispetto al resto del viso, da abbronzati questo dislivello cromatico si azzera. 
L'abbronzatura, dal punto di vista armocromatico, peggiora il nostro rapporto con i colori. Ci sembrerà, infatti, che nessun colore ci doni più e che molti colori risultino strani - più accesi, più caldi o più freddi. Possiamo cercare di correggere la reazione, utilizzando colori più soft o, nel caso di Autunno e Primavera, colori più caldi. Ad esempio, una Inverno Profondo potrebbe vedersi bene un rossetto da Inverno Profondo Soft ed una Autunno Profondo potrebbe apprezzare un tono caldo da Autunno Assoluto.

 

Tecnica del bronzing

Se l'abbronzatura aggiunge grigiore alla nostra pelle, per correggere l'errore si può tentare di scaldare l’incarnato utilizzando un bronzer. Dopo aver uniformato il colorito con fondotinta e correttore, se necessari, si procede applicando sul viso un bronzer. Il bronzer, infatti, non serve per simulare l'abbronzatura sulla nostra pelle, ma nasce con lo scopo di scaldare la pelle quando viene ingrigita dall'esposizione solare. Il bronzer che, quindi, deve avere sempre un sottotono caldo per svolgere la sua funzione, può essere applicato su tutto il viso, come fosse una cipria, o nei punti più sporgenti - fronte, naso, gote e mento. Il bronzer andrebbe scelto in una tonalità simile a quella della nostra pelle abbronzata. Infatti, non serve che il bronzer sia più scuro della nostra pelle perché la sua funzione non è quella di abbronzare, ma quella di scaldare. 

Quando la pelle è abbronzata, tutte le stagioni possono utilizzare il bronzer. Anche le stagioni con sottotono freddo. Senza esagerare, ovviamente, altrimenti è un attimo diventare arancioni! Su pelle non abbronzata, invece, è sempre meglio che le stagioni fredde evitino l'applicazione di bronzer sul viso. 
Il bronzer ha una temperatura da neutro-calda a calda assoluta e la sua funzione è quella di riscaldare l’incarnato. L’uso su pelle non-abbronzata è assolutamente sconsigliato a tutte le stagioni fredde: Inverno ed Estate. La tecnica del bronzing può risultare ammissibile sulle stagioni calde, anche se non sono abbronzate. Su pelli abbronzate, invece, anche le stagioni fredde possono utilizzare un po’ di bronzer sul viso per rendere l’incarnato meno grigio e meno olivastro. Il risultato va comunque valutato singolarmente, da persona a persona. 

 

Tecnica del contouring

Dopo aver applicato il fondotinta, il viso risulta completamente piatto perché abbiamo cancellato i volumi naturali. Con la terra, il blush e gli illuminanti andremo a creare nuovamente questi volumi, avendo anche cura di correggerli seguendo le tecniche del trucco correttivo. Ogni viso ha una sua forma (ovale, quadrata, rettangolare, diamante, a cuore, triangolare, ect) e i prodotti vanno applicati in precisi punti seguendo lo schema del trucco correttivo indicato. 

I colori chiari hanno funzione di illuminare e far risaltare la zona in cui vengono applicati. I colori scuri hanno la funzione di nascondere perché creano un'ombra. La terra è quel prodotto che, scelto in una tonalità più scura di quella della nostra pelle, ha la funzione di far rientrare alcune zone del viso. Quindi, la zona in cui andremo ad applicare la terra risulterà nascosta. Al contrario, l’illuminante andrà a mettere in evidenza alcune parti del viso, tirandole fuori. Il blush andrà a dare il colorito sulle gote, così da rendere l’incarnato sano. 

Con la terra andremo a scolpire i volumi del viso creando delle ombre. Se creiamo un'ombra sotto l'osso zigomatico daremo sporgenza allo zigomo che sembrerà più prominente. Se ombreggiamo i contorni della fronte andremo a ridurne otticamente lo spazio. Quindi, la terra va utilizzata con cognizione dei volumi del proprio volto. Se si ha una fronte stretta e si va ad applicare la terra, si otterrà una fronte ancora più stretta. 

La terra per il contouring va a creare delle ombre sul viso e per tale ragione deve avere sempre un sottotono freddo, anche quando la stagione armocromatica di appartenenza è calda, come quella delle Autunno o delle Primavere. L’illuminante ed il blush, invece, devono avere la stessa temperatura della tua pelle e vanno accordati alla stagione. 
La terra dovrà, quindi, avere una temperatura neutro-fredda o fredda assoluta per Inverno Assoluto ed Estate Assoluta e dovrà essere di almeno mezzo tono più scura del colore della pelle. 

 

Cosa significano le lentiggini

Le lentiggini e le efelidi sono una iperpigmentazione cutanea legata ad un'anomalia dei melanociti che produce un eccesso di melanina. La comparsa è, quindi, di natura genetica. Le efelidi sono sensibili ai raggi UV ed aumentano a seguito di esposizione solare. Lentiggini ed efelidi si presentano su chi ha carnagione chiara (fototipi I e II) che solitamente sono persone con capelli biondi o rossi. Da qui nasce l'errata convinzione che siano legati al sottotono caldo della pelle. In realtà, esistono fototipi I e II anche con capelli scuri. Non è comunque raro trovare le lentiggini e le efelidi anche su fototipi più scuri.
Quindi, le lentiggini e le efelidi possono presentarsi su chiunque abbia la pelle chiara, a prescindere dal sottotono che è del tutto irrilevante essendo "macchie" di natura genetica.

 

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