Smettetela di fare domande!

Qualche giorno fa ho visto su YouTube il video di una ragazza che, a causa delle continue ed insistenti domande, era costretta a raccontare la sua storia per giustificare la presenza di una vistosa cicatrice sul collo. 



Seguo Gaia da diverso tempo ed in ogni video notavo quella cicatrice rosea e in rilievo sul collo. E mi ricordava la stessa cicatrice che aveva il mio ragazzo. Quella cicatrice sulla testa che andava da orecchio ad orecchio. Quella cicatrice che lui chiamava «la mia speranza» perché per qualche anno gli aveva permesso di dire vaffanculo al cancro. 

Mi ha fatto male vedere quella ragazza spiegare che la cicatrice era il segno lasciato dal tumore. Mi ha fatto male vedere come fosse stata costretta a ricordare tutti i dolori passati e tutte le sofferenze che l'avevano portata lì dove era ora.

Ed, allora, mi sono chiesta: ma vale davvero la pena di aprire le cicatrici del cuore delle persone solo per soddisfare la nostra insana curiosità? Non credo.

Ogni volta che dite a qualcuno « e quando pensi di fare un figlio? », « ma ti vedo mica più grassa? », « come mai hai i capelli così corti? », « ma che ne dici di andare in palestra? », lo state offendendo. Con la vostra stupida curiosità gli state ricordando che non può avere figli o che sta facendo un ciclo di chemioterapia. State dando a qualcuno un motivo per soffrire. Così, aggratis!

Lasciate che siano le persone a raccontarvi qualcosa di loro ma non fate domande se poi nemmeno vi importa di prendervi cura del loro dolore. La curiosità può essere in alcuni casi un pregio perché ci spinge a conoscere nuove cose ma in molti altri è fonte di dolore. Non siate come un elefante in una casa di Barbie. Siate, piuttosto, come una farfalla su un fiore.


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